“Rispetta le regole della strada. Eviterai regole più dure a te e agli altri" è il claim della nuova campagna di comunicazione 2011 della Fondazione Ania, rivolta al rispetto delle regole.
L’idea prende vita da un’indagine Ispo, commissionata dalla Fondazione, in cui emerge che il 91% degli italiani condanni la violazione delle principali regole della strada, anche se poi oltre il 70% degli automobilisti intervistati ha dichiarato di infrangerle, pur essendo consapevole dei rischi e delle conseguenze sociali ed economiche degli incidenti stradali.
Il 58% ritiene che quando si è al volante non viene rispettato il codice della strada.
Le infrazioni considerate più gravi sono quelle che possono recare danno agli altri, in particolare:
- guidare in stato psico-fisico alterato (76%),
- passare con il semaforo rosso (60%)
- superare i limiti di velocità (52%).
Il Presidente della Fondazione Ania, Sandro Salvati ha definito la nuova campagna dura, ma giusta. “Quando siamo alla guida ci sono delle regole che vanno rispettate. Sempre. Se ciò non avviene rischiamo di ucciderci o di uccidere. Sulle strade del nostro Paese nel 2009 si sono registrati un morto e 70 feriti ogni due ore. Oltre un milione di feriti in un anno, tra i quali 20 mila invalidi gravi che vedono, in un attimo, la propria vita sconvolta. Tutto questo deve farci riflettere”.
Le immagini scelte sono quelle del profilo di una sedia a rotelle oppure di una giovane donna con una protesi al posto del braccio.
Nel 2009, la Fondazione Ania, con la campagna “Io dissuado”, affrontò il tema della velocità e dell’alcol e nel 2010, con la campagna “Pensa a guidare”, quello delle distrazioni alla guida. (14 luglio 2011 - ASAPS)