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Legge di stabilità 2012, cosa cambia per auto, circolazione, infrastrutture.

E' in questi giorni in discussione ed approvazione la legge di stabilità per gli anni 2012-2014.

Tra le misure più importanti dovrebbero figurare:

  • la dismissione del patrimonio pubblico;
  • gli sgravi per i contratti di apprendistato per i primi tre anni;
  • la stretta sulle disponibilità di spesa e di assuzione da parte dei comuni che non raggiungono gli obiettivi di bilancio;
  • la possibilità di mandare in cassa integrazione i lavoratori pubblici prossimi alla pensione con l’80% dell'ultimo stipendio;
  • l’abbattimento delle tariffe minime professionali per i liberi professionisti;
  • l'abrogazione del divieto di farsi pubblicità.

Per ciò che riguarda il mondo dell'auto, la circolazione e le infrastrutture:

  • controllo automatizzato del pagamento della polizza Rc auto

  • aumento di 1 millesimo al litro per la verde e per il gasolio dal prossimo anno e di un ulteriore mezzo millesimo dal 2013 per rendere strutturale il bonus fiscale garantito ai gestori dei distributori.
    Le aliquote sui carburanti sono fissati a decorrere dal primo gennaio 2012 ad euro 614,20 euro per la benzina ed a 473,20 euro per il diesel per ogni mille litri di prodotto. Attualmente, le aliquote sono rispettivamente pari a 622,10 euro e 481,10 euro al litro, ma tengono conto della misura straordinaria da 8,9 euro per ogni mille litri adottata lo scorso primo novembre anche per far fronte alle popolazioni alluvionate in Liguria e Lunigiana. Al netto di tale misura, che scade il prossimo 31 dicembre, le accise sarebbero pari a 613,2 euro per mille litri di benzina e 472,2 euro per il diesel.

  • AUTOTRASPORTO: Arrivano 400 milioni per il settore;

  • MENO FONDI PER SICUREZZA STRADE. Ridotto il finanziamento per il piano nazionale per la sicurezza stradale e il fondo per il funzionamento dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie;

  • abolizione delle commissioni per pagamenti con bancomat o carta di credito per l’acquisto di carburanti per importi inferiori ai 100 euro;
  • Semplificazione amministrativa: abolizione dei certificati e degli atti di notorietà
  • la defiscalizzazione delle concessioni per la costruzione di autostrade;
  • la cessione di partecipazioni ANAS a Fintecna spa;
  • interventi per la realizzazione del corridoio  Torino-Lione e del Tunnel del Tenda

 

ULTIMORA

La Camera dei deputati, nella seduta del 12 novembre, ha approvato in via definitiva la legge di bilancio e la legge di stabilità 2012, ultimi provvedimenti della manovra del governo Berlusconi per il triennio 2012-2014 già in parte anticipata con i decreti legge n. 98 e n. 138 adottati nel corso dell'estate 2011.
informazioni aggiornate a sabato, 12 novembre 2011.

Il contenuto del provvedimento

La legge di stabilità, oltre al suo contenuto tipico – concernente, tra l’altro, il livello dei saldi e del ricorso al mercato finanziario e la disciplina del patto di stabilità – reca anche alcune disposizioni di carattere ordinamentale e volte a sostenere la crescita, in attuazione delle misure prospettate dal Governo con le istituzioni europee per assicurare una finanza pubblica sostenibile e per creare condizioni strutturali favorevoli alla crescita.

In questa direzione vengono innanzitutto consolidati e mediante le necessarie disposizioni normative, le riduzioni di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato già previste dai decreti legge n.98 e 138 del 2011, cui erano stati ascritti risparmi di spesa, pari a circa18 miliardi di euro nel triennio 2012-2014.

Sono poi previsti alcuni interventi volti al contenimento delle spese od all’acquisizione di future entrate, individuabili principalmente: nella previsione – che mette a regime quanto già previsto nella legislazione vigente -, che i requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione di vecchiaia devono essere tali da garantire una età minima per la pensione di vecchiaia pari almeno a 67 anni a decorrere dal 2026; nelle disposizioni in materia di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, prevedendo il conferimento di beni immobili di proprietà dello Stato  a fondi comuni di investimento immobiliare od a società dei gestione, e stabilendosi che i proventi derivanti dalla cessione delle quote dei fondi o delle azioni delle società suddette siano destinati alla riduzione del debito pubblico; nella medesima finalità, vale a dire con destinazione alla riduzione del debito, si prevede altresì l’alienazione di terreni agricoli di proprietà dello Stato, e degli enti territoriali.

Vengono poi introdotte misure intese ad aumentare la competitività, individuabili: a) nelle norme sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, che intervengono in particolare sulla procedura di affidamento dei servizi, ad esempio consentendo all’affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi ed estendendo le nuove procedure anche ai servizi di trasporto pubblico regionale e locale; b) nell’estensione a tutto il territorio nazionale, in via sperimentale, delle disposizioni relative alle cosiddette zone a “burocrazia zero”, nonché in alcune misure di semplificazione amministrativa, quali la riduzione degli adempimenti per la costituzione ed il trasferimento di quote di società a responsabilità limitata; c) nella riduzione degli oneri amministrativi per cittadini ed imprese, estendendo il regime di autocertificazione e con il divieto di introdurre ulteriori adempimenti amministrativi in sede di recepimento delle direttive europee; significativa, altresì, è la previsione di una migliore agibilità delle procedure per la certificazione dei crediti vantati nei confronti degli enti territoriali, al fine di consentirne la cessione ad istituti di credito; d) nelle norme sugli ordini professionali, che dispongono la delegificazione degli ordini stessi, da realizzarsi secondo principi di liberalizzazione, e la previsione dell’esercizio delle professioni in forma societaria.

Di rilievo sono inoltre alcuni interventi di sostegno economico: si dispone l’azzeramento, per i primi tre anni, della quota di contribuzione per i contratti di apprendistato relativi agli anni 2012-2016 per i datori di lavoro che occupino fino a 9 addetti ( prevedendosi contestualmente, a copertura dell’onere l’aumento di 1 punto dell’aliquota contributiva per alcune categorie di lavoratori) e si introducono nuove disposizioni per il sostegno all’occupazione femminile e per i ricorso al lavoro a tempo parziale; viene ridotto l’impatto della manovra finanziaria a carico degli enti territoriali, diminuendone gli oneri in base alle previste entrate derivanti dalla cosiddetta Robin tax; viene incrementato (di circa 1,1, miliardi di euro) la dotazione di uno specifico Fondo  destinato all’effettuazione di interventi urgenti ed indifferibili; si dispongono anche alcuni finanziamenti per il settore dell’istruzione (università, scuole paritarie e borse di studio), la proroga fino al 30 giugno 2012 delle missioni internazionali di pace ed, infine, la proroga a tutto il 2012, anche incrementando a  tal fine per 1 miliardo il Fondo per l’occupazione, della concessione degli ammortizzatori sociali in deroga e di specifici interventi di tutela del reddito previsti dalla vigente normativa.

Va infine precisato che la legge di stabilità in esame non produce effetti correttivi sui saldi di finanza pubblica, tenuto conto che la manovra di aggiustamento dei conti pubblici per il triennio 2012-2014 è già stata effettuata con i decreti-legge n.98 e 138 del 2011, diretti al conseguimento del pareggio di bilancio nel 2013.

(Fonte www.camera.it)

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