Tra le misure che il Consiglio dei Ministri ha predisposto per il DEF c'è la soppressione o meglio l'ottimizzazione di quegli enti c.d. 'inutili' le cui funzioni possono essere accorpate o attribuite ad altri soggetti.
Il documento di programmazione economica è stato approvato ieri 8 aprile 2014 dal Consiglio dei Ministri e dovrà passare ancora all'esame definitivo delle camere per la definitiva applicazione.
La lista degli enti inutili, già censiti dal governo Monti che ne aveva contato quasi 500, ha un costo di circa dieci miliardi di euro ogni anno.
Secondo la rilevazione del’Upi, si potrebbe arrivare addirittura a 3.127 strutture.
Si tratta quindi di un pozzo profondissimo, nel quale è possibile trovare di tutto: dall’Istituto nazionale della montagna all’Opera nazionale per la maternità e l’infanzia dei fanciulli.
Una razionalizzazione è quindi necessaria.
Per questo motivo, nel mirino della razionalizzazione sono già finite parecchie strutture:
- le Ragionerie territoriali alle sedi distaccate dell’Agenzia delle Entrate;
- le Camere di commercio,
- l' Aci;
- la Motorizzazione Civile;
- i Consorzi di bonifica;
- le società municipalizzate.