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E se affidando all'ACI l'archivio unico PRA/Motorizzazione i cittadini risparmiassero veramente?

E da tanto tempo che si dibatte della duplicazione degli archivi automobilisti tra dati tecnici (gestiti dalla motorizzazione) e dati giuridici, il PRA (gestito dall'ACI) e forse in questi giorni si arriverà finalmente ad una soluzione.

Il rischio è però che per individuare la soluzione si adottino criteri più demagogici che funzionali e di effettivo risparmio per il cittadino automobilista. Dietro il documento unico (che integri i dati di carta di circolazione e certificato di proprietà) si cela infatti la battaglia per l'eliminazione del PRA.

L'ipotesi alla stato attuale più accreditata prevede infatti il passaggio delle funzioni, e dei dipendenti del PRA (circa 3000 attualmente privati e non a carico dello Stato) nei ruoli della Motorizzazione, quindi con un costo elevato di 3000 nuovi dipendenti pubblici a carico di tutti i cittadini a fronte di un risparmio di una decina di euro sul costo del passaggio di proprietà, che in verità il cittadino automobilista effettua mediamente ogni 5 anni.

Ma c'è anche la proposta dell'ACI per la gestione dell'archivio e del relativo documento unico sui veicoli: che rappresenti veramente un risparmio per i cittadino? Vediamo.

L’ACI ha già illustrato al Governo una serie di proposte in grado di ridurre fortemente la spesa pubblica legata alla gestione delle formalità automobilistiche.

Sono soldi che lo Stato può risparmiare puntando su un ente pubblico non economico come l’ACI, che non costa nulla alla Pubblica Amministrazione ed agisce a tutela degli stessi automobilisti.

Il sistema informatico dell’ACI alimenta le banche dati della P.A. e può già rilasciare un documento unico che attesti proprietà e caratteristiche tecniche dei veicoli, in tutta la sua rete territoriale di 106 Automobile Club provinciali e 1.500 delegazioni. “Non sono necessari nuovi esborsi di denaro pubblico per hardware, software, uffici e locali – assicura il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani, – perché noi siamo già in grado di svolgere con capillarità ogni formalità necessaria, in linea con la normativa e con grande efficacia verso lo Stato e i cittadini”.

C'è poi da considerare l’intervento sull’abbassamento del costo dell'Imposta Provinciale di Trascrizione IPT proposto dal Ministro Lupi, che è la vera fonte di risparmio.

Finalmente un documento unico per l’auto, che costerà meno ai cittadini e comporterà risparmi per lo Stato e per tutta la filiera dell’automobile. Le dichiarazioni odierne del ministro Lupi vanno nella direzione da noi più volte auspicata, in linea con le proposte e i progetti presentati da ACI al Governo”.

Lo dichiara il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, che ribadisce il ruolo strategico del Pubblico Registro Automobilistico gestito da ACI come asse portante del Paese e della Pubblica Amministrazione.

Il sistema informatico dell’ACI alimenta le altre banche dati della P.A. e può già rilasciare un documento unico che attesti proprietà e caratteristiche tecniche dei veicoli Sticchi Damiani: “L’intervento sull’IPT proposto dal Ministro Lupi è la misura giusta per far risparmiare davvero le famiglie, in grado di abbattere di 365 euro il costo di un passaggio di proprietà che oggi sfiora 600 euro, incentivando il mercato con benefici per l’economia, l’ambiente e la sicurezza stradale”.

La sostituzione dell’Imposta Provinciale di Trascrizione con una quota sul bollo, proposta oggi dal Ministro Lupi, è la misura giusta per far risparmiare davvero le famiglie e più volte auspicata da ACI –conclude Sticchi Damiani – in grado di ridurre di 365 euro il costo di un passaggio di proprietà che oggi sfiora i 600 euro. L’emolumento del PRA per il servizio svolto incide solo per il 4%. Questo intervento incentiverebbe efficacemente il ricambio del parco circolante, con benefici immediati per l’economia, l’ambiente e la sicurezza stradale."

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