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Robert Capa retrospettiva nel centenario della nascita.

Robert Capa è considerato il padre del fotogiornalismo moderno.

Nel centenario della nascita (1913 – 1954) alla Villa Manin di Passariano di Codroipo, in Friuli Venezia Giulia, gli viene dedicata una interessantissima retrospettiva.

L’evento, in esclusiva europea, è l’unica retrospettiva organizzata in concomitanza del centenario della nascita di Robert Capa.

La mostra è curata da Marco Minuz per la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e si avvale della collaborazione dell'agenzia Magnum Photos di Parigi e dell'International Center of Photography di New York.

La mostra sviluppa il percorso antologico completo del grande fotografo ungherese e permetterà di conoscere ed approfondire un aspetto poco noto del lavoro di Robert Capa: quello di cineasta e di fotografo di scena.

La mostra segue tutte le principali esperienze che caratterizzano il lavoro di Robert Capa: gli anni parigini, la Guerra civile spagnola, quella fra Cina e Giappone, la Seconda guerra mondiale con lo sbarco in Normandia, la Russia del secondo dopoguerra, la nascita dello stato di Israele e, infine, il conflitto in Indocina, dove Capa morirà prematuramente nel 1954.

Ma l'attività di reportage è scontata per Robert Capa, quello che sorprende è invece la ricca sezione di fotografie dedicate al mondo del cinema.

Nel 1936 Robert Capa sperimenta la macchina da presa. Gira infatti insieme al cameraman russo Roman Karmen alcune sequenze per il film di montaggio 'Spagna 36' diretto da Jean Paul Le Chanois. Di questo evento è diventata famosa la celebre fotografia. realizzata da Gerda Taro, in cui Capa ha in mano una macchina da presa 16 mm.

L'attività cinematografica proseguirà fino alla fine della guerra, quando Robert Capa fonda l’Agenzia fotografica Magnum assieme ad Henri Cartier-Bresson, David Seymour e George Rodgers.

La mostra è arricchita da un’ulteriore sezione di ritratti di Robert Capa in alcuni momenti del suo lavoro di fotoreporter e della sua vita privata, realizzati da grandi fotografi come Henry Cartier-Bresson e Gerda Taro.

E' una mostra da non perdere.

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