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Il Car-Fluff, il residuo dell'auto non riutilizzabile dopo la rottamazione, può fornirci un materiale per la pavimentazione delle strade.

Che fine fanno tessuti, imbottiture, gomme, plastiche e altro materiale inerte presenti nelle auto portate al centro di raccolta autorizzato per la demolizione?

Questo insieme di materiale, che chiude il ciclo del recupero degli autoveicoli a fine vita, ha un nome Car-Fluff ed attualmente la sua destinazione finale è la discarica controllata.

Il Car-Fluff rappresenta circa il 25% in peso degli autoveicoli: è il residuo non ulteriormente recuperabile del ciclo di bonifica, demolizione, rottamazione e frantumazione dei veicoli a fine vita.

La produzione del car-fluff in Italia ammonta a circa 400.000 tonnellate annue ma purtroppo le difficoltà di smaltimento di queste parti, unita al fatto che oggi il recupero e riciclo è rivolto, prevalentemente, ai metalli ferrosi e non ferrosi, hanno portato ad una situazione di semi paralisi dell’intera filiera di settore. 

Le carenze normative e interpretative hanno sempre rappresentato un problema dello smaltimento del car-fluff. Ocorre una interpretazione definitiva delle norme ambientali, che disciplini un percorso concreto e verificabile di chiusura del ciclo del fluff per mezzo delle migliori tecnologie disponibili e nel rispetto dell’ambiente e della salute, riducendo il conferimento di questo agglomerato in discarica.

In attesa, di un accordo con il ministero dell’Ambiente, è partito un progetto di recupero degli scarti non valorizzati che bonifica e trasforma il fluff in un conglomerato bituminoso che può essere impiegato per la pavimentazione delle strade

L’Università la Sapienza, il Centro sviluppi materiali, il centro ricerche Fiat e la Centro rottami di Cisterna di Latina da anni collaborano su questo tema e, forse, la ricerca ha dato i suoi frutti.

Il progetto prevede infatti un impianto di trattamento che selezioni il fluff e lo tratti termicamente per la devolatizzazione della frazione fine. Il car-fluff, così trattato può servire per asfaltare le strade.

Con questo utilizzo si riduce la percentuale di materiale irrecuperabile da conferire in discarica, un bel vantaggio per l'ambiente.

 

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